La testata giornalistica nazionale “Il Fatto Quotidiano” ha dato spazio alla denuncia mossa da ANOSER riguardo il bando Inps che penalizza i precari storici. Di seguito il link all’articolo integrale:

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/01/22/psicologic-il-bando-inps-che-penalizza-i-precari-storici/7846503/

Psicologi & C.: il bando Inps che penalizza i precari storici

“L’Inps ci ha usati per anni come collaboratori a partita IVA e ora rischia anche di mandarci a casa. Il bando per psicologi e assistenti sociali non riconosce adeguatamente la nostra esperienza di precari storici.” A protestare contro il concorso dell’istituto di previdenza – che scade oggi – è l’Anoser, associazione che riunisce un gruppo di professionisti impiegati da tempo, alcuni di loro anche 15 anni, come componenti delle commissioni medico-legali.

Formalmente inquadrati come lavoratori autonomi, fanno parte di quegli organi tramite i quali l’Inps svolge approfondimenti sulle richieste di riconoscimento della legge 104 o di iscrizione di disabili nell’elenco per ottenere agevolazioni per il collocamento al lavoro. Insomma, un servizio pubblico che per anni è stato garantito solo grazie al ricorso a circa 450 partite IVA.

Ora l’Inps vuole assumere queste figure, ma il bando – che prevede 781 ingressi – ha riconosciuto un punteggio di partenza molto basso a questi assistenti. Ogni anno lavorato per l’Inps vale un punto, ma non vengono riconosciuti quelli oltre il quinto. In pratica, per raggiungere lo stesso punteggio basterà avere dieci anni di esperienza presso “strutture a carattere socio-sanitario e socio-assistenziale, destinate a persone con disabilità.”

Anoser contesta anche l’apertura del bando a chi ha una laurea triennale, mentre gli attuali 450 professionisti sono personale sanitario e socio-sanitario altamente specializzato. Anoser ha chiesto di annullare il bando perché lo considera un “concorso ghigliottina” che, dopo aver sfruttato per anni 450 professionisti, ora li mette alla porta.

Alcuni di loro fanno notare che in questi anni hanno dovuto trascurare altre opportunità professionali per poter onorare l’impegno all’Inps e che, ora, sarebbe molto penalizzante dover ripartire da zero.

ROBERTO ROTUNNO

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